Firenze, 16 giugno 1998 |
Onorevole
Massimo D'Alema
Direzione PDS
v. delle Botteghe Oscure
00100 Roma
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Egregio Onorevole,
sono un iscritto al PDS ed avverto il
dovere di segnalarle un episodio. Oltre due mesi fa,
attraverso la mia Sezione di Ponte di Mezzo di Firenze, mi sono
rivolto ad un consigliere comunale alla Sanitą del PDS
(Sandro Domenichetti). Conoscitore, a cagione di mie passate
ricerche, dell'ambiente accademico nel settore della ricerca sui
tumori, espressi la mia profonda preoccupazione circa la
posizione dell'Ulivo e, quindi, del PDS relativamente al noto
"caso Di Bella". Tutta Italia aveva potuto constatare che il
ministro Bindi aveva assunto come consiglieri personali
accademici pił o meno legati a cliniche private. Tale circostanza
e l'evidenza di tutto il contesto non potevano che portare ad
una univoca interpretazione dei fatti.
Lascio alla sua sensibilitą la valutazione dello sconcerto
che tale situazione ha provocato in me e nelle moltissime
persone come me, che avevano appoggiato l'Ulivo non in forza di
alcuna delle vecchie ideologie politiche, ma semplicemente in
quanto persone perbene.
Al consigliere Domenichetti esternai la mia convinzione
che il PDS stesse sottovalutando l'importanza del caso ed
espressi la previsione che alle prossime elezioni "l'Ulivo
ne sarebbe uscito con le ossa rotte", proprio per il motivo
suddetto. Il mio accorato appello non ebbe alcuna risposta.
Oggi, dopo i risultati conseguiti, particolarmente
"sorprendenti" nelle zone geograficamente prossime alla cittą di
Modena, vogliamo ancora sottovalutare la forte richiesta di
onestą del popolo di sinistra?
Con grande stima e cordialitą
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( Alberto Acquaro )
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