Firenze, 29 gennaio 2005 |
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La propria persona al servizio delle idee e non viceversa |
"La propria persona al servizio delle idee e non viceversa". Sì, a riflettere bene, forse è questo l'atteggiamento
distintivo della persona di sinistra. Il rispetto delle istituzioni, della legalità e quindi l'avversione per ogni
forma di corruzione, logiche conseguenze di questo principio, si riferiscono ad un dovere civico e quindi alla sfera
sociale, mentre il principio citato si riferisce ad un dovere morale e quindi alla sfera individuale.
Il forte monito di Giovanni Paolo II, all'indomani della condanna in primo grado di Cesare Previti, monito che ho
molto apprezzato, era diretto, infatti, a tutti gli uomini politici, di destra e di sinistra. Rammentate?
Disse : "L'uomo politico deve aborrire la corruzione".
Il rispetto della legalità, anche se indubbiamente molto più praticato nell'ambito della sinistra, è una condizione
solamente necessaria ma non sufficiente per poter essere considerati "persone di sinistra", mentre il principio
citato costituisce, a tal riguardo, una condizione necessaria e sufficiente.
Detto ciò, credo che sia del tutto ovvio che le persone di sinistra debbano pretendere che i dirigenti di un proprio
partito politico siano per loro natura rispettosi del principio in questione. E' altrettanto ovvio che essi non
possano limitarsi a dichiarazioni di adesione ad esso, ma che debbano aver dato prova sicura e concreta, attraverso
i risultati dei loro comportamenti, di viverlo in modo compiuto, continuo ed efficace.
Sono assolutamente certo che, oggi in Italia, come forse altrove, un Partito di Sinistra guidato da una classe dirigente
composta, senza alcuna eccezione, da persone capaci e "autenticamente di sinistra" (il che non significa affatto,
seduti all'estrema sinistra delle aule parlamentari), avrebbe un seguito talmente consistente da porci completamente
al riparo da esperienze di cui doversi vergognare, come nel caso di quella che stiamo vivendo.
Concludo, esprimendo una sentita e partecipe attenzione al mondo dei giovani di sinistra, sulle cui spalle grava il
compito di dar forza alla Sinistra Italiana.
Avrei deciso di registrare la sequenza di questi miei messaggi a seguito della lettera che, a suo tempo, inviai a Massimo
D'Alema (voce "Agli Italiani" del sito www.dante2000.it ). Cosa c'entra Dante con gli argomenti di cui parliamo?
C'entra, eccome, se pensiamo che le più grandi "persone di sinistra" che l'umanità abbia conosciuto sono stati
Cristo, Dante e Gandhi e che Dante, in particolare, è oggi riconosciuto come "padre dell'Europa" e, da molti,
come simbolo del mondo occidentale.
Con amicizia,
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Alberto Acquaro
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